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Michael Frayn

Michael Frayn

 

"ALARMS ... PIU' DI UNA COMMEDIA" - lo spettacolo ....

ALARMS ... PIU' DI UNA COMMEDIA

di

Michael Frayn

 


DUE ATTI DIVERTENTISSIMI
in
"PURO STILE TEATROSFERA"

Michael Frayn mette insieme in “Alarms ... più di una commedia” un’intera collezione di paradossi sul tema dell’ incomunicabilità nell’era della tecnologia e della globalizzazione.

Lo spettacolo è diviso in quattro episodi, ognuno dei quali rappresenta un microcosmo di vita quotidiana e delle sue varianti comiche
e dove spesso le battute lasciano spazio alla mimica.
Il comune denominatore è l'inarrestabile dilagare della tecnologia e di come,
grazie ad essa, cambi il modo di comunicare tra gli individui.

Gli episodi di cui si compone lo spettacolo partono da situazioni del normale vivere quotidiano e attraverso un crescendo di circostanze surreali
- ma che potrebbero accadere a ciascuno di noi in ogni momento -
sconfinano in un paradosso neppure tanto distante dalla realtà.

Il meccanismo della commedia è semplice e crudele allo stesso tempo:
più l'attore in scena è in difficoltà e più la macchina comica è efficace,
e Michael Frayn (autore tra l'altro di "Rumori fuori scena") in questo è un vero maestro.

In “Doppioni”, due coppie in vacanza occupano due stanze gemelle dello stesso hotel e si trovano a ripetere, ogni giorno, compulsivamente, gli stessi gesti e gli stessi modelli di comportamento e lo specchio, che divide i due spazi, diventa una sorta di occhio che permette di scrutare morbosamente, oltre la parete, nella vita degli altri ospiti.
E domani come sarà la prossima stanza d'albergo? Ancora identica a questa?

In “Alarms”, che dà il titolo alla commedia, una tranquilla serata tra amici viene completamente stravolta da una progressione di misteriosi suoni provenienti, senza una apparente connessione logica, dai marchingegni elettronici presenti nella casa
e installati - così dovrebbe essere - per semplificare la vita.
Chi vincerà la battaglia finale? L'uomo o i congegni elettronici?

In “Immobili”, una coppia di amici è in attesa di due ospiti, ma l'unico punto di contatto è una segreteria telefonica che man mano si riempirà di messaggi sempre più disperati, sino alla catastrofe finale.
Riusciranno i protagonisti ad entrare in contatto tra loro
o la macchina sconfiggerà l'uomo e lo abbandonerà al suo destino?

In “Colloquio intimo" un uomo e una donna si incontrano ad una festa e cercano di stabilire un contatto, ma il volume della musica è talmente alto che il colloquio diventa un susseguirsi di fraintendimenti ed esilaranti equivoci.
Perché ci ostiniamo ad andare alle feste dove nessuno ascolta nessuno ?

Ogni episodio di questa commedia provoca un piccolo brivido lungo la schiena quando si realizza che i personaggi sono alla completa mercé degli oggetti inanimati, vittime dell’incapacità di comunicare in maniera diretta, sopraffatti dalla tecnologia e dalle convenzioni sociali.

Lo spettacolo è stato messo in scena per la prima volta in Italia nel 1999
da Zuzzurro e Gaspare, riscontrando un ottimo successo di pubblico e di critica.
Ma già al suo esordio londinese l'opera era stata entusiasticamente accolta.
Così la stampa inglese accolse al suo debutto questa piéce:
«La commedia più divertente dell’anno» (Guardian);
«Elegante, intelligente, ilare:
il ritorno di un maestro» (Sunday Times);
«Intensamente divertente...» (Daily Telegraph)

... IN SCENA ...

DARIO RADAELLI
LUIGI PESCOSOLIDO
VALERIA BIANCO
SILVIA ARCURIO
MASSIMILIANO COLOMBO
ROMINA D'AGROSA
SILVIA RIVA

luci - ELISEO ROSA
suoni - SIMONE GIORDANO
assistenza di scena - PAOLA BRIVIO
scenografie - MASSIMO VERGANI - LUIGI PESCOSOLIDO - ROMINA D'AGROSA